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Comunicato stampa - 26 ottobre 2007
Interessantissima la tavola rotonda di ieri con tre ex sindaci e quello in carica assente ma ben sostituito dal suo "muletto" che come una rampante Ferrari, a mio avviso, rappresenterebbe veramente, anche perché riminese, il Sindaco di Rimini.
Peccato che la stampa locale, ad esclusione de La Voce, non abbia fatto cenno,forse volutamente, ad uno dei temi centrali di questa tavola rotonda: il MARE riminese e i tanti nostri sogni e tradimenti nei suoi confronti.
Infatti si è preferito, sui giornali, dare ampio risalto al fallimento del Teatro Galli, ormai simbolo di una città senza cultura, dimenticandosi che il turismo non è fatto di solo elioterapia ma anche di bagni "salubri".
L'ottimo moderatore, avvocato Bonizzato, è riuscito, con le sue domande sulla qualità delle acque di balneazione, a far svanire i sogni dei nostri amministratori facendo ritornare gli incubi di questa emergenza che non è stata ancora assolutamente risolta.
Il nostro vice sindaco Melucci, che apprezzo per la sua sincerità espositiva nel dichiararsi "incazzato" con la nostra associazione per come portiamo avanti la battaglia contro gli scarichi fognari, ha ribadito ai presenti il concetto, al quale ormai non crede più nessuno, che la microalga sottocosta è dovuta..... al PO!
Una balla che, a mio avviso, gli amministratori hanno fatto circolare per anni onde avere l'alibi di continuare a versare acqua dolce in mare.
Se alcuni di loro, ad eccezione del ex Sindaco Moretti, avessero partecipato ai nostri lavori "Il Mare non è una fogna blu" di sabato scorso, avrebbero scoperto che più acqua dolce, soprattutto se proveniente dal depuratore e dalla pioggia, va in Mare, più il Mare si deteriora a causa:
a) dell'anossia con morte di flora e fauna per mancata miscelazione con l' acqua salata e conseguente mancato afflusso di ossigeno.
b) della microalga dovuta ai nutrienti che certamente anche il depuratore di terza generazione non abbatterà mai.
Come conseguenza, secondo basi scientifiche e statistiche, "più acqua dolce va in Mare meno salinità vi sarà e meno turisti affluiranno nella località di balneazione".
Un altra sogno che se verrà trasformato in realtà diventerà un incubo è quella di pretendere di risolvere sia gli scarichi fognari che quelli di acqua depurata con la famose condotte sottomarine
Ormai anche chi non sa nuotare ha capito che con i fondali della nostra costa romagnola (a 3 miglia siamo ancora a 6 metri di profondità) non si può fare come sul Tirreno o in Croazia dove il mare è profondo subito 50 metri dalla battigia.
E così lo stesso Mare ci avverte che il problema si risolve stoccando le acque dolci nelle Cave del Marecchia utilizzandole poi per la fertirrigazione o altro rendendo inutile o superfluo, a mio avviso, l'opera del Canale Emiliano Romagnolo.
Inoltre è stato detto, mi sembra dall'on. Chicchi, che l'Amministrazione si sta operando per mettere le doppie condutture ogni qualvolta si rifà una strada.
L'affermazione,purtroppo, non corrisponde al vero ,almeno per quanto riguarda il rifacimento strade del centro storico.
La nostra Associazione, e penso qualunque cittadino ambientalista, è convinta che sarebbe l'ora di finirla con la mozione degli affetti sui depuratori.
Siamo i primi a dire che i depuratori sono indispensabili, che rendono l'acqua quasi potabile, quando non c'è la merda, è ovvio, e che noi abbiamo il merito di essere stati i primi in Italia a predisporli.
Il punto è un altro , i nostri politici non possono continuare a confondere i due concetti, parlando di qualunquismo.
Dal momento che fino a quando i depuratori scaricano al 20 %, come avviene in aprile/maggio, tutto va bene. E' quando scaricano in agosto centomila metri cubi, cioè il piscio, i bidè e i lavandini di milioni di turisti che si crea il caos nell'ecosistema marino (microalga ecc.). In altre parole se non avessimo i turisti in luglio e agosto avremmo un Mare bellissimo come aprile e maggio.
Il Mare ci avverte che se non si manterrà la salinità marina , evitando gli scarichi fognari, l'incubo diventerà una realtà e i turisti andranno via disgustati magari in concomitanza con l'arrivo di qualche alga tossica e il problema dei depuratori si risolverà da solo.

Sergio Giordano
Associazione Basta Merda in Mare

 




 
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