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 Con un unico obiettivo: la soluzione del problema - M.C. Gattei - ott09



di Maria Cristina Gattei
Presidente ass. "Basta Merda in Mare"

Intervento pubblicato il 23 ottobre 2009 sul Corriere Romagna e su La Voce di Romagna

Quello apparso sulla stampa in questi giorni, riguardo alle varie opinioni su come risolvere l'emergenza fogne, ci risulta utilissimo per fare il punto della situazione.
Esso ci fa riflettere su una situazione di fatto inequivocabile: decenni di soldi pubblici gettati ( è proprio il caso di dirlo) in Mare.
Il mancato sviluppo del piano PRUSST (anni 90 ), il piano generale delle fognature approvato nel 2006 e tante proposte mai considerate.
La resistenza per molto tempo ad affrontare il problema-fogne con un'ottica diversa che potremmo definire di "regime" grazie ai tecnici spesso portati all'utilizzo di tecnologie vecchie e superate imposte alla ex capitale del turismo a caro prezzo, per es. sottraendo soldi alla depurazione per destinarli alle buffonate di capodanno.
Fatti e rifatti piani generali, particolari, impegnate risorse economiche in grandi opere idrauliche e spacciate per risolutive.
Tutto questo mentre le infinite varianti urbanistiche seguivano logiche che non si sono MAI confrontate con la tenuta della rete fognaria sempre più precaria.
Nel corso della nostra attività siamo intervenuti e partecipato a riunioni tecniche come osservatori, abbiamo provocato dibattiti, cercato alleanze ottenendo spesso risatine dietro le spalle e o la richiesta di cambiare nome all'associazione perché "poco fine", poi la solita frase di rito: "Per risolvere il problema ci vogliono enormi risorse abbinate a numerosi anni di impegni straordinari".
E le fogne, la sotto, non portano voti, gli interventi vanno ben oltre pochi anni di un mandato.
E' solo la dimensione economica di breve a prevalere. Il che vuol dire, sostanzialmente, cronica mancanza di pianificazione.
E' significativo che la posizione dell'attuale assessore all'ambiente e la sua aspirazione che Roma risolva il problema "Se Roma non ci aiuta come possiamo fare?"
Ma possibile che in questa città non esista più nessuno in grado di assumersi le proprie responsabilità? La colpa è sempre degli altri, o di Roma che non ci aiuta o degli avversari politici, o di coloro che hanno governato prima quando eravamo nella culla ecc.
Per troppi anni tutti hanno nicchiato sul problema fognario non solo tra la classe politica, ma anche fra le categorie economiche che, con poche eccezioni con troppa discontinuità , e mai con l'incisività necessaria, hanno fatto sentire la loro voce e il loro peso politico.
Per questo motivo la nostra associazione sente ancora di più il dovere, come tutte le vere associazioni ambientaliste (vere perché per chi non lo sapesse ci sono anche quelle "funzionali" e con dei bei nomi) di non arrendersi. Non avendo da difendere nessun interesse economico proprio, alle iniziative di denuncia , anche clamorosa , abbiamo sempre unito concrete proposte e priorità da seguire.
In questa ottica propositiva abbiamo aderito al Piano Strategico Territoriale.
Non abbiamo offerto i nostri sogni, ma tutte le nostre certezze sulla unica soluzione del problema: Sdoppiamento delle reti!

Detto questo però ora che finalmente tanti portavoce dell'economia turistica sui quotidiani finalmente hanno dichiarano: "risolviamo l'indecoroso problema delle fogne".
Noi non saremo complici di progetti che, pur usando tecnologie avanzate, hanno come risultato finale la scandalosa soluzione tampone di 13 condotte sottomarine, capaci di mascherare lo spettacolo indegno dei versamenti sulla battigia per portarli a 300 m dalla riva. Se condotte sottomarine dovranno essere queste dovranno portare acqua non inquinata dei fiumi ora cementificati nel loro percorso e trasformati in cloache. Il parere degli esperti ci interessa, ma vogliamo sentire come risolvere il problema e non continuare a leggere le stesse idee inquinate di economicismo da chi, non osando negare l'evidenza, solleva obiezioni di mero ordine economico evidenziando la grave mancanza di volontà di trasformazione del problema in assoluta priorità.
Non pensiamo vista la situazione che sia stata opportunamente recepita la nuova normatiova europea che entrerà in vigore (non nel 2027, data simbolo di R. Venture), ma molto prima, più esattamente nel 2010.
La normativa applicherà nelle analisi a campione, quella logica che per anni abbiamo invocata e che avrebbe dovuto essere utilizzata per scoprire il reale stato delle acque di balneazione o meglio del mare, in ogni periodo dell'anno.
Per superare il paradosso fra un presidente del piano strategico che chiede zero inquinanti negli scarichi a mare e la posizione dell'assessore Magrini che conferma il piano delle 13 condotte a mare con scarico dei reflui urbani, è giunto il momento di fare un vero dibattito nella sede più rappresentativa della città: che è il consiglio comunale.




 
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